In Italia all’anno vengono preparati più di sei miliardi caffè generando un volume d’affari di 6,6 miliardi di euro.
La colazione al bar è un’abitudine per tantissimi italiani che non possono cominciare la giornata senza il caffè o il cappuccino e brioche del suo bar di fiducia. Ma il bar negli ultimi anni si è evoluto superando il classico espresso per creare un’offerta di prodotti più innovativa che congiunge gusti raffinati a scelte salutiste o soltanto in voga in questo momento storico.
Se ti ha sempre affascinato il lavoro di barista e ci stai facendo un pensierino per la stagione estiva che è alle porte questa breve guida ti aiuterà a farti un idea più chiara su questa affascinante professione.
Il barista si occupa principalmente di tutto quello che riguarda la caffetteria mentre il barman è specializzato nella preparazione o creazione di cocktail. Per entrambe le figure, a prescindere dal posto in cui gli capiterà di lavorare il must è che riescano a dare prova delle capacità tecniche e relazionali.
Di che tipo di formazione necessita un barista?
Per poter diventare barista e barman vi sono diversi percorsi a disposizione e alcuni di questi sono frequentare la scuola tecnica alberghiera oppure un corso organizzato da scuole privata, enti accreditati e federazioni.>>>Per il corso gratuito di SRM Form clicca qui.
Quali competenze per un barista?
Preparare un buon caffè o dei buoni cocktail non basta se a questo non si aggiunge l’empatia e la capacità di relazionarsi con un pubblico eterogeneo. La figura del barista nell’immaginario del cliente tipo è una persona affidabile, che ti possa offrire un sorriso dopo una giornata di lavoro impegnativa. Il barista o il barman deve essere in grado di far sentire a casa il cliente e coccolarlo curando ogni dettaglio.
Per questo è fondamentale avere per questa mansione:
Manualità: Il barista, lavora a ritmi molto serrati pertanto è importante sapere razionalizzare bene il tempo durante la preparazione della comanda non trascurando mai i dettagli.
Capacità relazionale: un buon barista deve essere in grado di scambiare due chiacchiere con i propri clienti, e con argomenti che siano tra i più disparati senza però prendere prese di posizione che possono portare a scontri. Deve, come già detto in precedenza, essere io grado di relazionarsi con una clientela varia.
Buona memoria: bisogna ricordasi le prenotazioni, tante e diverse, prese in poco tempo e al contempo saper ricordare la ricetta di ogni cocktail che il bar o il locale ha in lista e propone.
Reggere lo stress: questo lavoro viene svolto con ritmi ed orari stressanti, molto spesso. Si lavora i giorni di festa e principalmente il weekend per questo non è scontata una buona dose di passione in questo lavoro, che aiuta ad affrontare la giornata lavorativa con il sorriso.
Quali guadagni si prospettano per lavoro?
Per quanto riguarda il barista, se gli capita di lavorare in una piccola realtà, lo stipendio, lo stipendio potrebbe essere inferiore alle 1000 euro; mentre se si tratta di un locale più grande e strutturato, può arrivare a guadagnarne 1000/1200 al mese.
Un barman notturno può guadagnare intorno ai 1800 euro al mese ma la mansione miglior retribuita è quella del flair bartender che con le acrobazie può arrivare a guadagnare più di 2 mila euro al mese.
Fonte: biancolavoro.it