Una ricerca condotta da Accenture Strategy in diversi paesi europei, tra gennaio e febbraio, dedicata alle aspettative della Generazione Z (nati tra il 1993 e il 1999) e dei Millennials ( nati tra il 1980 e il 1992) nei confronti del mondo del lavoro.

I giovani italiani sono sempre più preparati a lavorare in ambienti di lavoro digitali e sono una risorsa fondamentale per contribuire al processo di trasformazione delle grandi aziende, con l’accordo che queste contribuiscano alla loro formazione professionale.

L’87% tra laureandi e laureati negli ultimi due anni dichiara di di considerare le opportunità occupazionali prima di scegliere un percorso di formazione universitaria e ritengono che le competenze pratiche acquisite durante la formazione siano più importanti dello stesso conseguimento del titolo di studio.

Nello specifico la Generazione Z dimostra di considerare il datore di lavoro come un partner per la crescita professionale. Nei sogni lavorativi di questa generazione c’è quello di lavorare in una grande azienda e per il 29% lavorare in università.

Le organizzazioni dal canto loro dovrebbero coglio l’occasione e  saper offrire opportunità di lavoro stimolanti e impostare esperienze di crescita e formazione professionalizzanti rafforzando le collaborazioni con le università. Dall’altro lato i giovani della generazione Z offrono flessibilità e considerano l’idea di accettare stage non retribuiti ma altamente formativi.